Palazzo Reale

La fondazione del Palazzo Reale di Napoli risale ai primi del 1600, quando i Viceré spagnoli di Napoli decisero di costruire, per sé e per i soggiorni del Re di Spagna, una residenza spaziosa e confortevole, ben diversa dai castelli fortificati nei quali avevano vissuto i re angioini ed aragonesi. Il luogo prescelto è quello accanto a Castel Nuovo, alla fine di via Toledo, a sud-ovest della città antica.

Le forme tardo rinascimentali dell’edificio si devono a Domenico Fontana, ingegnere maggiore del Regno, a cui viene affidato il progetto. La costruzione si protrae per secoli, vendendo l’intervento dei più noti architetti del Regno tra cui Luigi Vanvitelli e Ferdinando Fuga, e viene terminata nel 1852. Nel 1888 i Savoia ne completano il prospetto principale con le otto statue di sovrani appartenenti alle varie dinastie ascese al trono di Napoli.

LE ATTIVITÀ DI PROGETTO MUSEO NEL PALAZZO REALE
 

Il Palazzo Reale è stato abitato da tutti i regnanti di Napoli, tra cui Ferdinando IV di Borbone e la sua austriaca consorte Maria Carolina: sono proprio loro che ogni anno aprono le sale della loro sontuosa dimora a grandi e piccini per il gran Ballo a corte: una coinvolgente ed emozionante esperienza di visita-spettacolo che coniuga l’arte e la storia con il teatro.

Le tappe della storia della famiglia Borbone e delle vicende che caratterizzarono la storia di Napoli tra Settecento e Ottocento vengono poi ripercorse in uno degli itinerari guidati pensati per i bambini e i ragazzi delle scuole primarie e secondarie, e che prevede un percorso che tocca, oltre piazza Plebiscito e Palazzo Reale, il teatro san Carlo e la Galleria Umberto I.

L’evoluzione urbanistica del Largo di Palazzo, l’attuale piazza del Plebiscito, dove si affacciano le sedi del Comando Militare in Italia Meridionale e della Prefettura, può essere compresa in modo chiaro e interessante grazie al nostro tour Napoli, dall’alto della collina del Vomero alla zona monumentale di Toledo che, partendo dalle altezze del Vomero, arriva nel luogo che ancora oggi è uno dei centri del potere dello Stato a Napoli.

Il Palazzo Reale dal 1919 ospita il Museo dell’Appartamento storico e la ricchissima Biblioteca Nazionale, svolgendo quindi nella vita della città un ruolo diverso ma di fondamentale rilevanza culturale.

Alla fine del 2019 è stato riaperto, dopo complessi lavori di restauro che ne hanno restituito anche l’assetto botanico, il Giardino pensile. Nato come Giardino del Belvedere alla metà del Seicento e ampliato per volere di Carlo di Borbone, il Giardino pensile di Palazzo Reale, con le sue cycas secolari, gli agrumi, le ortensie e i roseti, offre una delle più spettacolari vedute del golfo di Napoli ed è indubbiamente uno dei gioielli nascosti di questa città.

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