Domenico Spinosa 100 anni dopo.
Una retrospettiva e un circuito nei luoghi d'arte in città

Museo Pignatelli

Dicembre 2016 – gennaio 2017

In occasione del centenario della nascita dell’artista Domenico Spinosa (Napoli, 1916 – 2007), uno dei maggiori interpreti dell’Informale in Italia, il Polo museale della Campania e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, in collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte, promuovono la retrospettiva Domenico Spinosa. 100 anni dopo, ospitata negli spazi del Museo Pignatelli.

Organizzata da Progetto Museo in collaborazione con gli Amici di Capodimonte e con il supporto di COMICON – Salone Internazionale del Fumetto, con allestimento a cura di Lucia Anna Iovieno, la mostra è accompagnata dal volume Domenico Spinosa. Una vita per l’arte 1916 – 2007 edito da Skira (Milano, 2016), a cura di Valentina Lanzilli e Aurora Spinosa che curano anche il progetto espositivo.
Patrocinata dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, la mostra raccoglie circa 50 opere – dagli anni Cinquanta ai primi del Duemila – ed è l’occasione per sperimentare un inedito percorso attraverso i siti museali della città che custodiscono le opere di Spinosa.
Il Museo e Real Bosco di Capodimonte, il Museo del Novecento in Castel Sant’Elmo, la Galleria dell’Accademia di Belle Arti, dove il Maestro è stato Direttore e docente di Pittura dal 1973 al 1986, costituiscono il circuito di luoghi d’arte che si collegano al percorso espositivo del Museo Pignatelli e che diventano sedi per incontri, approfondimenti, laboratori e visite guidate.

Il Museo Pignatelli, dopo l’antologica del 1979, ospita quindi una nuova grande mostra su Domenico Spinosa, con opere provenienti da varie istituzioni museali e collezioni private, che testimoniano alcuni dei passaggi fondamentali della storia dell’artista napoletano sempre fedele alla maniera informale, incurante di mode e di scuole e continuamente impegnato a sperimentare impasti cromatici, trasparenze, scansioni di colori e di superfici fino alla fine della sua carriera.

Le opere esposte sono inoltre messe in dialogo con opere, provenienti dalla GNAM-Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, di altri protagonisti della stagione informale in Italia come Ennio Morlotti (Lecco, 1910 – Milano, 1992), Mattia Moreni (Pavia, 1920 – Brisighella, 1999), Pompilio Mandelli (Villarotta di Luzzara, 1912 – Bologna, 2006), Giuseppe Santomaso (Venezia, 1907 – 1990), Piero Ruggeri (Torino, 1930 – Avigliana, 2009) e Luigi Spazzapan (Gradisca d’Isonzo, 1889 – Torino, 1958).

La mostra si inaugura, con la presentazione del volume che l’accompagna, il 6 dicembre 2016 con gli interventi di Anna Imponente, Renata Caragliano e Philippe Daverio.

Powered by Nirvana & WordPress.