Incontri con Progetto Museo - Da Porta Nolana a Porta San Gennaro alla Porta Reale. Itinerario per i ca’ funi della città!

Sabato 1 maggio | ore 11.00
Itinerario sul territorio

Non è una visita ma un racconto e, soprattutto, si cammina!
Il tracciato delle antiche mura della città diventa non solo il pretesto per rintracciare i confini della città, ma anche per raccontare gli assedi, la storia degli acquedotti, i culti che nascevano fuori le mura, le tradizioni popolari.
con Francesca Amirante

La storia delle inaccessibili mura napoletane è ricca di episodi, reali e romanzati.
Napoli per secoli è stata una città straordinariamente fortificata, protetta e non protetta dal mare, ma sicura sul versante interno; gli Angioini e poi gli Aragonesi e poi i Viceré rafforzarono il sistema difensivo, anche dovendosi adeguare all’evoluzione delle armi d’attacco. 

Partiamo  da porta Nolana, nella zona delle paludi dove c’è la chiesa di Sant’Anna e poi per via Alessandro Poerio, nella zona della Duchesca, per poi raggiungere la chiesa di Santa Caterina a Formiello e passare come i ca funi sotto porta Capuna per raggiungere via Cesare Rosaroll dove le torri della murazione aragonese, sopravvivono incastrate tra i palazzi.
Raggiungiamo Porta San Gennaro, dove è possibile godere anche del restauro appena concluso grazie a Friends of Naples per poi raggiungere la zona di Costantinopoli, luogo di pellegrini e di accoglienza. Ultime porte (per chi regge): i due “pertusi”, Port’Alba e la (fu) Porta Medina! 

  • appuntamento: ore 10.45 sotto l’arco di Porta Nolana
  • costo della visita: 14 € a persona
  • durata: 2 ore
  • numero massimo di partecipanti: 14

I partecipanti, durante l’intera durata della visita, dovranno indossare la mascherina  e mantenere il distanziamento di almeno 1 metro.

Info: tel. 081 440438 (da lun. a ven. ore 10.00-14.00) | mail info@progettomuseo.com

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La nostra guida
Francesca Amirante

L’arte è per lei un modo per saltare, come in un viaggio nel tempo, da una poltrona papale di velluto, al letto dei coniugi Arnolfini, con gli zoccoletti che lei guarda con invidia perché ha 41 di piede, dai castelli di Carlo V o della Costa Azzurra, dove dipinge Picasso, ai soffocanti monasteri della Controriforma. Fin da piccola persa nel suo mondo immaginario, terza di tre sorelle, viene considerata dai genitori decisamente la più scema delle tre. Col tempo viene però riabilitata perché le vengono riconosciute, oltre la fantasia, alcune doti come quella di saper parlare d’arte mettendo però sempre al centro l’interesse per l’umanità. Studia storia dell’arte, si specializza, consegue un dottorato e insegna in molte università napoletane. Nel 1998 fonda, con altre socie,  Progetto Museo, Associazione di cui è oggi  Presidente.

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