Attraverso gli occhi degli altri - Per un nuovo modello di interculturalità

Nel 2017, nell’ambito del Piano Strategico 2016-2019 del MANN-Museo Archeologico Nazionale di Napoli e delle iniziative tese a sviluppare nuovi modelli di accessibilità non solo fisica ma anche cognitiva, Progetto Museo ha realizzato il progetto sperimentale Attraverso gli occhi degli altri – Per un nuovo modello di interculturalità, per produrre materiale informativo relativo al museo e diretto ad un pubblico di cultura cinese.

L’obiettivo del progetto era quello di raggiungere una comunicazione che rispettasse il concetto di interculturalità come definito dall’UNESCO: “l’esistenza e l’interazione paritaria di diverse culture e la possibilità di generare espressioni culturali condivise mediante il dialogo ed il rispetto reciproco”.

La premessa del lavoro è stata la consapevolezza che l’interpretazione e la comunicazione di un reperto archeologico non è un’operazione oggettiva, ma mediata dalla cultura di appartenenza di chi interpreta o comunica. Questa considerazione è fondante per la disciplina che chiamiamo oggi Public Archaeology che ha portato a riflettere sulla necessità di cambiare il modo dell’archeologia di relazionarsi al pubblico.
Inoltre, gli strumenti informativi predisposti dai musei sono spesso difficilmente comprensibili da parte dei normali utenti – sia per un problema di preparazione storico-artistica spesso non sufficiente per comprendere in modo immediato i contenuti proposti – sia per l’appartenenza a contesti socio-culturali differenti, che rendono poco intellegibili i termini e i riferimenti storico-artistici usati nei supporti di mediazione.

Si è partiti quindi dalla convinzione che un’istituzione come il MANN, che accoglie un patrimonio di straordinaria importanza, debba avere supporti didattici permanenti che tengano conto dei nuovi orientamenti della comunicazione culturale e si debba preoccupare della eterogeneità dei visitatori, differenti per provenienza geografica, religione, riferimenti storici e culturali.

Il lavoro svolto nell’ambito del progetto nasce quindi anche dalla necessità di far emergere l’identità di una specifica istituzione museale, affinché chiunque esca dal museo ne abbia capito il ruolo, la missione e la proposta culturale. Un obiettivo da raggiungere non attraverso una semplificazione dei contenuti, ma attraverso la capacità di un museo di adattare la propria comunicazione ai differenti tipi di pubblico.

Centrale, nella realizzazione del progetto, è stata l’esperienza maturata durante il Laboratorio “Beni Culturali”, tenuto dalla prof.ssa Amirante presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” che, per due anni, è stato destinato ai temi dell’interculturalità intesa come spazio per far incontrare due o più culture, per identificare forme, soggetti e simboli comuni,  per favorire un incontro tra musei e cittadini di origine straniera.

Con queste premesse, in collaborazione con i Servizi Educativi del MANN e con la casa editrice AKAB, si sono quindi svolti dei laboratori partecipativi con bambini cinesi per la redazione un un libricino destinato a tutti i bambini in visita al MANN e workshop con studenti cinesi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli per la redazione di schede pensate per creare una piccola guida per un pubblico di cultura cinese, partendo dall’esigenza di incrociare le cronologie tra mondo classico e mondo cinese ed identificare riferimenti comuni, così da favorire un reale avvicinamento al Museo del target selezionato.

Il risultato di questa sperimentazione è stato pubblicato su un numero speciale del 2019 della rivista scientifica Il Capitale Culturale-Studies on the Value of Cultural Heritage.

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